«Io, medico mancato ballando
continuo a sognare»
Avviso agli spettatori: chi l'ha detto che nel mondo della danza maschile esiste oggi solo Roberto Bolle? Ultimo, per anagrafe, di una eccellente generazione di ballerini italiani,
il ventiduenne Alessandro Riga, primo ballerino di MaggioDanza, ha in serbo molte promesse pronte ad essere mantenute. Capelli neri come il carbone, occhi di bragia, fisico scattante e presenza scenica sempre più autorevole, il ballerino di Crotone è uno degli artisti emergenti da tenere d'occhio, come segnalano le top ten del 2009 di quotidiani e riviste di settore.
IL DEBUTTO AL COMUNALE - Lui, che in questi primi giorni dell'anno debutta al Comunale in due ruoli da far tremare i polsi (questa sera è Albrecht in «Giselle» accanto a Letizia Giuliani e la prossima settimana nel ruolo cult del mitico Nijinsky, «Petruska »), pur consapevole delle aspettative, è concentrato sul trasmettere al pubblico cosa è per lui la danza: «Non faccio distinzioni di genere - dice - . Non ho mai pensato che la danza classica abbia una maggiore nobiltà rispetto a quella contemporanea. Credo invece che la danza sia una sola, dipende da come la si affronta. Ci vuole rigore, qualsiasi sia il genere che pratichi. E passione. Tutto sta in cosa riesci a trasmettere. Oggi poi un ballerino deve fare tutto. Ma attraverso i passi deve sapere comunicare emozioni».
NEL RUOLO DI ALBRECHT - Come quelle di Albrecht, ruolo che sta alla danza come Amleto al teatro: un uomo, che attraverso un percorso di dolore capisce il senso più profondo dell'amore. Si può affrontare un ruolo del genere quando la vita non ti ha ancora fatto sperimentare davvero le passioni?. «Non ho vissuto esperienze così estreme - confessa ma anche io ho perso qualcuno a cui volevo bene. Nella danza di Albrecht poi ogni passo ha un significato e attraverso la comprensione di questi cerco di renderlo credibile e attuale». Per farlo, oltre all'esperienza personale, sono fondamentali i maestri e Alessandro ne ha già di prestigiosi: «Nel creare Albrecht mi sta aiutando molto Umberto De Luca, che conosce il ruolo benissimo. Avere delle personalità che ti ispirano è importante. Ho avuto il privilegio di studiare con un dio della danza come Vassiliev per Paganini e lavoro a fianco del maestro Derevianko. Un altro grande esempio è Carla Fracci, una continua lezione di teatro. E poi ci sono i miti che non conosco di persona: Baryshnikov, per esempio, che davvero sa fare tutto! ». Baryshnikov, che fu Albrecht una sola volta in Italia, proprio a Firenze. Riga si inserisce così nella fila di stelle degli annali del Maggio.
DA MEDICO A BALLERINO - Bel destino per un ragazzo che voleva fare il medico: «Ho iniziato a studiare per divertimento, seguendo una mia cugina nella scuola di ballo vicino casa. Poi la cosa si è fatta seria, quando ho capito che con l'arte stavo dicendo qualcosa. Da allora non ho più smesso». E sono cominciati i sogni. «Nella vita spero di avere presto un posto tutto mio, una casa, in attesa di crearmi più in là una famiglia. Nell'arte non ambisco a ballare chi sa dove. Se capiterà, vedremo. Ma l'Italia è il mio paese e ci sto benissimo. E siccome bisogna stare bene per dare agli altri, desidero ballare il più possibile qui. Quello che voglio è regalare tante emozioni, che diventano ricordi da portare con sé nella vita».
QUANDO - Da giovedì (ore 20.30) a domenica (ore 15.30) al Teatro del Maggio Musicale MaggioDanza va in scena con Giselle. Interpreti principali: Letizia Giuliani e Alessandro Riga (stasera e il 9) e Paola Vismara e Umberto De Luca (10-11) Da giovedì 15 (ore 20.30) a domenica 18 (ore 15.30) Serata Fokine. Omaggio ai Balletti Russi nel centenario della fondazione: in programma L'Uccello di fuoco e Petruska
Silvia Poletti